La volontà di non rinnovare l’accordo con il Consorzio Farmaceutico Intercomunale, emersa dall’ultima sessione del consiglio comunale, spinge la maggioranza del sindaco Cosimo Ferraioli a trovare ulteriori soluzioni per la gestione della struttura di via Dei Goti.
“È una decisione che dovremmo prendere al più presto perché il 22 novembre è qui alle porte. Quindi, a seconda del sistema di gestione che andremo a deliberare, deve partire subito, altrimenti ci troviamo in difficoltà. Il 22 novembre è la scadenza e ci ritroveremmo a riaffidare ancora per un tempo limitato, sarebbe una cosa disastrosa”, ha spiegato il consigliere comunale Pasquale Mauri.
“Non so se avete letto un po’ i bilanci, i risultati economici… questa gestione è scellerata, scellerata è dir poco: quasi faccio un complimento a questo Consorzio. Pensate che dal 2014 ad oggi la nostra farmacia è in perdita sistematica. Nel 2014: 53 mila e rotti euro di perdita, nel 2015: 33.532. Comunque ogni anno è in perdita, per un totale di 167 mila euro, e manca ancora il 2016, perché non sono riuscito a capire dal loro sito qual è il risultato di gestione per quell’anno. Diciamo che arriviamo a una perdita complessiva di 200 mila euro, per una farmacia che fattura circa 550 mila euro all’anno. Secondo le mie ricerche, ogni farmacia ha un ricarico sulla merce più o meno del 45-46%. Quindi, noi con una farmacia che dovrebbe rendere un utile finale, invece dobbiamo pagare noi il Consorzio” ha precisato l’ex primo cittadino Mauri.
Il consigliere di opposizione ha focalizzato l’attenzione anche sul mancato rispetto dei punti all’ordine della convenzione firmata all’epoca dal Comune di Angri e dal Consorzio evidenziando il mancato rispetto degli accordi.
“Questi signori, in dieci anni e più, non hanno mai rispettato i termini della convenzione. Come prima cosa, bisognava creare un centro di costo per ogni farmacia per avere un bilancio reale delle attività e dei risultati economici delle nostre farmacie. Questa è una mancanza notevole, perché loro gestiscono il Consorzio come si gestisce un’azienda propria che vogliono portare al fallimento”. ha concluso Pasquale Mauri