“L’assessorato alle politiche sociali del Comune di Angri dimezza le ore di assistenza domiciliare agli anziani, a conferma dell’incompetenza ed incapacità di gestione del settore dopo le recenti vicende del soggiorno climatico degli anziani e del trasporto disabili”.
Polemiche roventi tutte interne alla maggioranza targata Udc che fa capo al sindaco Pasquale Mauri, che registra un nuovo capitolo nella querelle tra il consigliere comunale “dissidente” Emilio Testa (ex assessore al ramo, che da gennaio si è posto in posizione critica nei confronti dell’Amministrazione, unitamente ai consiglieri Sorrentino, Fiorello e Conte) e l’assessore alle politiche sociali Annamaria Russo, che ha preannunciato la replica alle accuse.
“Dal 1 giugno scorso, l’assistenza domiciliare a 64 anziani è stata di fatto dimezzata nelle ore, e la sgradita sorpresa si è appresa con la consegna dei voucher comunali erogati tramite il Piano di Zona”. Testa sottolinea come “anziani disabili ed allettati si sono visti ridurre in media del 50% le ore di assistenza”, e ciò “dopo le belle parole del sindaco e dell’assessore dei mesi scorsi, di aver incrementato il numero degli assistiti e delle ore di assistenza.
Pochi mesi di incremento, poi la riduzione, dovuta ai tagli del Comune, che rispetto ad altri Comuni viciniori, ha stanziato meno risorse nella quota da erogare al Piano di Zona”.
L’ex assessore lancia l’allarme, “sollecitato da anziani e familiari delusi ed amareggiati”, perché “la calura estiva si avvicina, ed anziché potenziare il servizio lo si riduce in maniera significativa”. Per Testa, “è un altro campanello d’allarme sull’incompetenza e l’incapacità di gestione del settore, dopo un bando per il soggiorno climatico degli anziani, che ha accettato le domande in base all’ordine di presentazione e non al reddito, ed al trasporto disabili, che possono usufruire soltanto del servizio cittadino, e non più raggiungere i centri ubicati fuori Angri per l’esiguità dei fondi a disposizione”.
Esternazioni che riaccendono i dissidi di una maggioranza che può contare sui voti determinanti del vicepresidente del consiglio Ferrara e di Manzo, contro dieci consiglieri di opposizione (PdL, Pd ed i quattro “dissidenti” di maggioranza). Francesco Rossi