“Il Presidente del consiglio comunale, Arturo Sorrentino, non è più in grado di svolgere un ruolo super partes, ma tende a creare problemi all’amministrazione.” Così tuona il sindaco di Angri Pasquale Mauri, con delle forti dichiarazioni che non lasciano dubbi all’interpretazione. In molti hanno evidenziato che le suddette dichiarazioni del primo cittadino, siano frutto di uno strappo sempre più evidente all’interno della maggioranza.
“Io non sto parlando di politica, -replica Mauri- contesto soltanto il ruolo istituzionale del presidente del consiglio attraverso la lettura del regolamento. Vorrei sapere perché è stato così rigido nel dichiarare deserta la seduta e non ha aspettato altri dieci minuti, dal momento che il quarto comma dell’art. 47 del regolamento del consiglio comunale prevede tale ipotesi.”
Inoltre Mauri attacca Sorrentino anche perché, a suo avviso, dopo la seduta deserta andava convocato subito un nuovo consiglio comunale. “Il consiglio comunale è stato convocato per giovedì prossimo, 16 giugno, –incalza Mauri- mentre la maggioranza, vista l’importanza dei punti all’ordine del giorno, avrebbe voluto farlo convocare per lunedì 13.”
Tutta la vicenda s’inserisce, a pieno titolo, in una problematica di più ampia portata che riguarda probabili fratture ed elementi di criticità all’interno della maggioranza stessa. Infatti sul punto Mauri non si tira indietro, e dichiara che è necessario far chiarezza pure sulla tenuta della maggioranza, soprattutto in seguito alle indiscrezioni fuoriuscite, anche a mezzo stampa, sull’eventuale esistenza di correnti dissidenti all’interno della maggioranza della coalizione dell’unione di centro angrese.
“Nelle prossime settimane chiariremo anche queste cose, -conclude Mauri- ma voglio già tranquillizzare i cittadini angresi che ho una maggioranza stabile, coesa, che marcia come se fosse una sola persona, c’è anche qualche mela marcia che, però, nei prossimi giorni verrà alla luce.” Maria Paola Iovino