Il gelo è calato nell’aula consiliare quando la discussione si è focalizzata sulle interrogazioni presentate mesi addietro dai consiglieri di opposizione. A rompere gli indugi il capogruppo del partito democratico, Cosimo Ferraioli, che ha portato all’attenzione del civico consesso l’argomento relativo alla riapertura dello sportello Gori sul territorio cittadino.
Da diversi mesi la società che si occupa della gestione delle risorse idriche ha inteso chiudere i battenti trasferendo uffici e competenze agli uffici di Scafati. Una scelta che ha penalizzato la cittadinanza angrese che ben presto potrebbe vedersi privata anche del distretto sanitario su cui il sindaco ha garantito il massimo impegno.
E intanto, in città per bloccare le intenzioni di qualche esponente provinciale dell’asl si è attivata una raccolta di firme per presentare una petizione e tentare di mantenere ad Angri i servizi che assicura il Distretto. Una raccolta firme avviata dai medici di base locali e varie associazioni culturali presenti sul territorio, tra le quali «Officina delle idee» e «Noi Angri». Quasi mille le firme raccolte domenica scorsa in piazza Doria ma un altro migliaio sono state raggruppate dal lavoro dei medici di base nei propri studi privati.
«La scarsa informazione offerta ai cittadini in merito alla minaccia della chiusura dell'unico presidio sanitario locale delle zone di Angri, Corbara e Sant'Egidio del Monte Albino – spiegano i promotori – ha fatto nascere l'esigenza di un gruppo per la salvaguardia della salute pubblica formato da medici, associazioni e liberi cittadini». Una battaglia scevra da apprtenenza politica portata avanti con il solo scopo di non privare il territorio doriano di altri servizi di pubblico interesse. L’obiettivo dei medici è di investire anche l’amministrazione comunale in una battaglia che esula dal contesto politico.
“Abbiamo invitato il sindaco Mauri – continua Postiglione – ad affiancarci in questa inizitiava e abbiamo anche proposto un ventaglio di soluzioni come la nascita di un polo sanitario in cui diversi medici angresi potrebbero mettersi al servizio della cittadinanza”. Al governatore doriano è stato chiesto di trovare un immobile di proprietà comunale da individuare per ospitare i servizi sanitari. Tra le ipotesi più accreditate i locali dell’ex biblioteca comunale di via Incoronati che dovrebbero essere riqualificati attraverso lavori di ristrutturazione che permettano l’abbattimento delle barriere architettoniche.