Seduta fiume di consiglio comunale ad Angri, tra liti accese e nomine della Commissione edilizia integrata. E la discussione sul rendiconto della gestione dell'esercizio finanziario del 2009 diventa l'occasione per «divagare» su contrapposizioni personali (tra consiglieri di maggioranza ed opposizione) ed elencazione dei primi giorni di attività (un monologo di circa un'ora del sindaco Pasquale Mauri). Il rendiconto viene approvato con dodici voti a favore (per l'assenza in maggioranza del consigliere Pasquale Russo) ed otto contrari, e ribadisce – come sottolinea l'assessore alle finanze Giacomo Sorrentino – «La differenza di velocità del Comune tra entrate ed uscite, con un disavanzo di due milioni di euro circa tra riscossioni e pagamenti degli utenti». Ad aprire il fuoco delle polemiche è Gianluca Giordano (PdL), che chiede a Bonaventura Manzo (oggi in maggioranza, ma eletto in quota Gianfranco D'Antonio candidato sindaco, dopo la doppia candidatura in casa PdL) «Come ti senti quando il sindaco parla di discontinuità di gestione amministrativa, quando tu sei stato fino all'ultimo a sostegno del precedente sindaco Mazzola, che io ho sfiduciato?». E snocciola il contenuto di 132 delibere approvate dalla giunta Mauri dal suo insediamento sino al 14 settembre scorso: «Trenta incarichi a legali interni e sette ad esterni, dodici patrocini morali e sei con contributo economico, convenzioni, transazioni, l'aumento dei dipendenti comunali da 139 a 141 ed un calo di presenze dei dipendenti comunali nel mese di agosto del 25% rispetto all'anno precedente, quando c'era il Commissario… Da ciò si evince che quest'Amministrazione in carica non può attribuirsi nessun merito, ma ha soltanto sperperato danaro pubblico». Manzo replica di essere entrato in un secondo momento a far parte della maggioranza Mazzola, aderendo al PdL a marzo 2008, e di essere stato coerente fino all'ultimo nella scelta intrapresa. Poi è un alterco tra i due candidati sindaco Marcello Ferrara (civiche) ed Antonio Squillante (PdL). francesco rossi