Se il buongiorno si vede dal mattino, gli angresi avranno spunti di riflessione importanti dalle sedute di consiglio comunale. Nella prima adunanza sono bastati pochi minuti per capire quale potrebbe essere il “leit-motiv” della consiliatura che ha nelle forze di opposizione consiglieri combattivi che già al debutto non hanno lesinato critiche al sindaco Mauri apparso visibilmente infastidito a seguito delle stoccate giunte dai banchi dell’opposizione.
Squillante, Ferraioli e Ferrara non hanno perso tempo sollevando da subito questioni di natura politica, attaccando il sindaco sulla composizione della Giunta e sulla proposta di votare come presidente del consiglio il giovane Arturo Sorrentino.
Il diniego dell’opposizione ha prodotto il disappunto della maggioranza che avrà comunque l’opportunità di eleggere il presidente dell’assemblea nella prossima seduta quando potrebbero bastare i quattordici voti già raccolti da Sorrentino.
Il sindaco, tuttavia, ha accusato la minoranza di mettere un freno all’attività amministrativa e di arrestare il processo di crescita della città.
La prima adunanza è servita per ufficializzare l’ingresso in giunta del vicesindaco Gianfranco D’Antonio e dell’assessore Giacomo Sorrentino, surrogati da Bonaventura Manzo e Alfonso Conte.
Quest’ultimo, con Pasquale Russo e Antonio Mainardi, è stato eletto come membri della commissione elttorale, primo atto deliberato dal consiglio comunale. In chiave politica è da rilevare la comunicazione di Marcello Ferrara, che pur restando capogruppo della civica “battiti per Angri”, ha annunciato l’appartenza al PDL che ad Angri non ha un gruppo consiliare.