Qualche tempo fa girava uno spot pubblicitario di una nota marca di pneumatici che aveva come slogan “La potenza è niente senza controllo”. Il chiaro riferimento era all’usura delle gomme delle macchine: mancando il battistrada diminuisce di conseguenza il “grip” sull’asfalto e ne risente moltissimo la sicurezza alla guida. Nel mio essere osservatore maniacale, mi è venuto facile associare detto slogan a quello che accade ogni giorno sulle strade del nostro amato paesotto, “Il fatto è questo, statemi a sentire” (cit.).
Tra i tanti lavori che stanno martoriando le strade di Angri, mi saltano agli occhi quelli che stanno trasformando pezzi di strada in “angoli” recintati inutilizzabili, voglio credere che queste recinzioni servano ad impedire il parcheggio selvaggio, e nella fattispecie è così.
Nelle curve degli incroci c’era un fiorire di auto in divieto di sosta che spesso, pur fermandosi solo per pochi minuti, impedivano la visuale mettendo a rischio chi invece percorreva incolpevolmente detti tratti stradali. Corso Italia, via Da Procida e via De Pascale, via R. Raiola e, ultimamente, via Ten. Fontanella, sono solo alcune strade interessate dagli interventi, e sicuramente ce ne saranno altre che saranno coinvolte da questa piccola “rivoluzione” civile.
Di fronte a questo tipo di provvedimento non si può non elevare un plauso a chi ha studiato il progetto e a chi ha fatto si che venisse realizzato: e questa è la POTENZA delle istituzioni, la capacità di proporre e di mettere in pratica atti destinati al benessere pubblico.
E fin qui tutto a posto, tutto bene. E quindi perché mi sono preso la briga di recuperare un vecchio slogan pubblicitario? Evidentemente perché nel nostro caso alla “potenza” di cui sopra non si associa il “controllo”, ed è sotto gli occhi di tutti!
Come ormai succede da anni lungo le strade di Angri dove furono posizionati “paletti” per impedire il parcheggio (vedasi via Amendola, via don Minzoni, via Concilio), gli automobilisti che hanno necessità di sostare anche solo per pochi minuti, non si creano assolutamente il problema e lasciano la propria autovettura, magari con le famose quattro frecce, in tutta tranquillità, rendendo però il passaggio degli altri automobilisti difficoltoso ed insicuro, ed ovviamente anche per i malcapitati pedoni. Mancando il CONTROLLO tutti si sentono liberi di fare ciò che per loro è più conveniente.
Lo stesso sta succedendo nelle aree recintante interessate dai lavori degli ultimi tempi. Nulla è cambiato tranne il lato dove “lasciare” la macchina o il modo in cui “abbandonarla”. Anche Corso V. Emanuele, dopo il senso unico ed il cambio di senso di marcia della stradina attigua ai giardini (a proposito come si chiama quella strada?), sta subendo lo stesso trattamento: divieto di sosta? E chi se ne importa, tanto nessuno controlla!
Ritornando sui miei passi mi permetto di concludere richiamando lo slogan della pubblicità citato in epigrafe: la POTENZA degli atti amministrativi (e la loro applicazione) non è nulla senza il CONTROLLO delle istituzioni preposte, la scostumatezza e l’indifferenza ne annullano qualsiasi efficacia, con buona pace di chi rispetta (spesso senza essere rispettato).