Il servizio relativo alla refezione scolastica sta generando perplessità rispetto ai criteri presenti nell’accordo tra il Comune di Angri e la società privata che assicura ogni giorno i pasti alla comunità scolastica.
Ad accendere i riflettori sulla vicenda è il gruppo civico “Progettiamo per Angri” che ha presentato un’interrogazione consiliare reclamando “Chiarezza e responsabilità per migliorare il servizio di refezione scolastica, i punti oscuri della sua gestione”.
L’Ente di via Crocifisso ha affidato la gestione del servizio della mensa scolastica ad una società esterna che ogni giorno deve garantire la somministrazione di circa 800 pasti così come riportato nei provvedimenti stilati dagli uffici di palazzo di città.
“A circa 40 giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, siamo stati informati di numerose lamentele provenienti dai genitori dei bambini che usufruiscono del servizio di refezione scolastica. Dopo un’attenta valutazione dell’offerta tecnica allegata al Contratto d’Appalto in questione, abbiamo scoperto che diversi servizi previsti nella gara non vengono effettivamente offerti agli studenti. Ancora più preoccupante la constatazione che ci siamo trovati di fronte a ben quattro menù diversi” – scrivono i consiglieri di opposizione Caterina Barba, Roberta D’Antonio e Domenico D’Auria. La giunta comunale ha deliberato, nei mesi passati, il pagamento di 1,76 euro per i valori Isee fino a 5.164 euro, mentre la fascia due, valore fino a 10.329 euro, il ticket costerà 2,14 euro. Superata la soglia della seconda fascia il prezzo sale a 3,51 euro. Gli alunni che frequentano le scuole cittadine ma non sono residenti nel territorio di Angri pagheranno un ticket di 4.10 euro.
“In particolare, alimenta perplessità e riserve il menù sottoscritto, autorizzato dal Dipartimento di Prevenzione Locale dell’ASL, che risulta diverso da quello effettivamente somministrato ai bambini e anche da quello offerto nella gara d’appalto. A queste discrasie si aggiunge anche il fatto che la Commissione Mensa non è stata convocata nei tempi previsti dal Regolamento, e non vi sono state le sostituzioni dei genitori, dei docenti e soprattutto del Responsabile del Dipartimento di Prevenzione ASL, Per tutti questi motivi, abbiamo formalmente richiesto al Responsabile Unico del Procedimento di applicare i compiti assegnati di Alta Vigilanza per garantire il corretto rispetto del contratto d’appalto. Abbiamo fatto particolare riferimento alle discrepanze nei menù, alla mancata somministrazione della macedonia di frutta e alla mancata preparazione delle creme per condire i primi piatti, nonché alla mancata erogazione del menù primaverile e di tutti i servizi previsti, come la fornitura di posate biodegradabili”, si legge nella nota del gruppo “Progettiamo per Angri”.