Si è svolto nella serata di giovedì 20 novembre, presso la “Casa ex combattenti” il convegno “Disagio giovanile: un viaggio nelle dipendenze. Aspetti psico-educativi e giuridici”, promosso dall’Ordine Regionale Psicologi, in collaborazione con l’ANCI, nell’ambito della settimana del benessere psicologico in Campania. In tale occasione è stata consegnata la targa toponomastica, che sarà affissa nei prossimi giorni, con cui Angri diventa ufficialmente “Città Amica del Benessere Psicologico”.
Le “Città Amiche del Benessere Psicologico”, per essere tali, devono portare avanti due impegni: studi aperti per consulti gratuiti e l’organizzazione di eventi rivolti ai cittadini sul tema della psicologia. Angri, attraverso la disponibilità di una serie di professionisti, ha fatto entrambe le cose. Ad aprire i lavori del convegno del 20 novembre, è stata la dott.ssa Raffaella Attianese, psicologa, che ha presentato la relazione “disagio giovanile tra scuola, famiglia e gruppo dei pari”.
La dottoressa Attianese ha tracciato l’identikit del minore a rischio e, in particolare, si è soffermata sulle ripercussioni, anche gravi, che i comportamenti cosiddetti “a rischio” possono avere sul benessere fisico, psicologico e sociale dell’adolescente. Per questa ragione “Bisogna intervenire a più livelli, a livello familiare, innanzitutto, creando una buona relazione genitori-figli. A livello scolastico, prevedendo momenti di didattica oltre che progetti di promozione e prevenzione.
E a livello sociale, con la possibilità per i giovani di vedersi impegnati in attività extrascolastiche”. La dott.ssa Maria Grazia D’amaro, psicologa, ha presentato il lavoro “dipendenze tecnologiche e affettive”. Sono tante le nuove dipendenze, dal gioco d’azzardo alla dipendenza sessuale, dallo shopping compulsivo alla dipendenza da esercizio fisico e alimentare, dalla dipendenza da lavoro alle dipendenze affettive. Ma ce ne è una che sicuramente è di grandissima attualità e tocca da vicino soprattutto gli adolescenti.
E’ la dipendenza tecnologica. Non si vive più senza internet e social media. “Eppure l’uso eccessivo della rete porta progressivamente a difficoltà soprattutto nell’area relazionale dell’individuo, sia familiare che scolastico, cosicché il soggetto viene assorbito totalmente dalla sua esperienza virtuale, rischiando di rimanere “agganciato” alla rete e rischiando anche gravi episodi dissociativi”.
Analizzati anche gli aspetti legali legati a fenomeni del tutto nuovi come il bullismo ai tempi di internet grazie al contributo “Giustizia minorile tra centralità del reo e finalità rieducative. In particolare: il cyber bullismo” dell’avvocato Lucia Carillo. Una piaga moderna quella del cyber-bullismo, il bullismo praticato attraverso i mezzi elettronici.
E, forse, per le specifiche caratteristiche, ancor più diffuso del bullismo tradizionale. “Il cyber-bullo è convinto di poter agire perché protetto dall’anonimato. In realtà, non è così, questo anonimato è solo apparente: ogni comunicazione elettronica lascia delle tracce. Inoltre, la rete consente di essere “un’altra persona”: questo porta all’indebolimento delle remore etiche e spesso la gente fa e dice online cose che non farebbe o direbbe nella vita reale”.
La dott.ssa Amalia Scoppa, pedagogista, presente all’incontro con il lavoro “Interventi educativi” ha esaminato cure e terapie per le nuove dipendenze. In Cina, per esempio, ci si depura dalle dipendenze tecnologiche, conosciute nella letteratura psichiatrica con il nome di Internet addiction disorder, grazie a cliniche specializzate ( circa 400 strutture fondate a partire dal 2004 dal professor Tao Ran) che fondono tecniche tradizionali con la disciplina militare.
“Da noi basterebbero tanti incontri come questo -di quest’avviso la dott.ssa Scoppa- basterebbe fare prevenzione, conoscere il mondo dei ragazzi, saper comunicare con loro, senza giudicare il loro mondo. Gli adolescenti, poi, tollerano di più un dissenso rispetto al silenzio o all’indifferenza degli adulti”. Presenti per i saluti di rito e il ritiro della targa, l’assessore alle politiche sociali, dott.ssa Annamaria Russo, il consigliere comunale Marco De Simone e il comandante dei vigili Anna Galasso. Carmen Schiavone