I lavori di smantellamento di alcuni prefabbricati collocati nell’area di Fondo Caiazzo che dovrebbe essere parzialmente liberata dalle strutture post-terremoto, non attenuano i venti di protesta dei residenti e dei cittadini che sono costretti a transitare nell’area ridotta da tempo a discarica a cielo aperto.
Materiale di risulta, erbacce altissime e rifiuti ingombranti albergano sulla vasta superficie a ridosso dello stadio comunale “Novi”.
L’area sarà liberata solo in parte per ricavarne parcheggi dopo essere stata adeguatamente bonificata.
Il malcontento della popolazione, però, cresce tanto da esternare il dissenso attraverso scritte e azioni che sono un invito chiaro all’attuale capo del governo cittadino.
In merito alla vicenda amianto Piervincenzo Costabile, rappresentante del Movimento Cinque Stelle, sottolinea come il problema non debba essere circostanziato esclusivamente all’area di Fondo Caiazzo.
“Sento i proclami trionfalistici di alcuni amministratori che credono di aver risolto il problema intervenendo solo in quella parte del territorio ma la presenza di amianto si registra anche nel centro storico e in altri fondi del territorio e quindi servirebbe un piano di interventi esteso”, precisa Costabile che incalza “è strano che l’amministrazione si sia accorta dell’amianto solo dopo cinque anni e a ridosso delle elezioni, l’associazione ”Noi Angri” già nel 2010 evidenziò tale problematica con l’amministrazione che replicò in maniera perentoria che non c’era amianto in città”.