Un drappo nero issato dinanzi al Centro per l’igiene mentale di Angri in piazza Annunziata per protestare contro la riorganizzazione del settore voluta dalla dirigenza dell’Asl SA1. La struttura, attiva in città dal 1992, serve milleottocento pazienti dislcoati tra i comuni di Angri, Scafati, Sant’Egidio del Monte Albino e Corbara.
Qualcosa, però, a seguito degli ultimi atti deliberativi assunti dall’azienda sanitaria, potrebbe mutare ridimensionando gli orari di servizio ed eliminandole prestazioni notturne.
Ad espletarle dovrebbe essere il 118, indirizzando i malati pressounospedale della zona. Da qui le preoccupazioni per gli operatori e per i degenti in cura. A motivare la protesta, per ora simbolica, è stato il sindacalista Giovanni Grimaldi delleRsu Cgil. «Siamo contrari alle decisioni assunte dal manager dell’Asl Antonio Squillante.
La necessità di razionalizzare i costi causerebbe un danno a circa duemila persone sopprimendo il notturno, un servizio molto utile a favore dei pazienti », ha esordito. Presto anche un’assemblea per evidenziare il dissenso.
«Abbiamo già inoltrato un ricorso alla V Commissione Regionale a Napoli per ottenere un’audizione ed eventualmente la modifica delle delibere adottate. In ogni caso stiamo organizzando un’assemblea con pazienti, familiari e operatori per evidenziare la necessità di mantenere in vita anche il servizio notturno sino ad oggi espletato con grandi risultati». Ora occorrerà capire se le esigenze manifestate dalla forze sindacali troveranno ascolto presso le sedi competenti per eventualmente trovare un punto di incontro conciliando le esigenze dei pazienti con la razionalizzazione della spesa sanitaria. Una situazione difficile. Pippo Della Corte