L’ennesima illusione, l’ennesima delusione, hanno spinto i tifosi angresi a scendere in campo per evitare di assistere ad un altro tracollo del calcio angrese. Dalla scomparsa dell’US Angri 1927, avvenuta nel luglio del 2011, si sono avvicendati diversi progetti, dall’infelice meteora dello United Sporting di Giovanni Ferrara, due retrocessioni e un’esclusione decretata dalla Federcalcio campana, passando per il Città di Angri, squadra mai supportata dalla piazza doriana, fino ad arrivare all’illusione figlia del progetto Giugliano-Vitaglione e dell’amministrazione comunale. Gli irriducibili del cavallino rampante non vogliono proclami né promesse e piuttosto che aspettare l’illusionista di turno intendono metterci la faccia, anzi il cuore, facendo nascere un progetto fondato sul senso di appartenenza alla città doriana e ai colori grigiorossi.
E’ una questione di cuore, di orgoglio, di vedere il cavallino rampante ai nastri di partenza di un qualsiasi campionato e con la storica denominazione che ha consentito a tanti angresi di girare lo stivale. L’obiettivo è di costituire un’associazione fondata sull’apporto economico dei tifosi che saranno anche soci versando una quota almeno di cinquanta euro.
A portare avanti l’iniziativa è lo storico tifoso Carmine De Rosa. “Abbiamo cullato sino all’ultimo giorno il sogno di poter vedere i grigiorossi in Eccellenza – spiega De Rosa – ma l’indifferenza della città e della classe imprenditoriale hanno mostrato ancora una volta che lo sport non viene considerato dalla nostra comunità ma siamo pronti a ripartire da zero”.
La categoria non spaventa la piazza angrese che già in queste ore sta ponendo le basi per avviare un progetto lungimirante. “L’idea è di creare un soggetto calcistico che porti la denominazione Angri in modo da evitare di giocare campionati con nomi che non rappresentano la nostra città, il titolo sportivo sarà messo a disposizione, negli anni futuri, di coloro che intendono alimentare il progetto calcistico e in ogni caso dovrà restare in possesso della comunità doriana” – afferma Carmine De Rosa. Il rilancio passa attraverso la partecipazione ad un campionato provinciale ma la categoria non arresta la passione della tifoseria.
“Partendo da zero dovremmo giocare il campionato di Terza Categoria ma chiederemo alla Figc la disponibilità ad occupare un posto in Seconda Categoria cercando di recuperare un anno, ovviamente il campionato non è un problema poiché già qualche anno fa abbiamo girovagato per i polverosi campi della provincia per seguire la squadra allestita da Gianni Ferrara”. Il senso di appartenenza sarà connesso alla presenza in campo di tanti calciatori angresi che da anni militano nei campionati dilettantistici provinciali.
Diversi i nomi che circolano in queste calde giornate di agosto dai fratelli Criscuolo, a Ferraro “Zamorano”, passando per i vari Loreto e Testa fino ad arrivare al coinvolgimento dell’ex portiere grigiorosso Peppe Inserra e dell’esperto Giovanni Nirolo. “Siamo l’Angri e sappiamo che non c’è categoria che possa frenare il nostro entusiasmo e affidandoci a ragazzi che come noi amano questi colori potremmo toglierci tante soddisfazioni e cominciare una scalata che parte da lontano ma con basi decisamente solide”. Dal punto di vista finanziario si punta a raggiungere la quota di diecimila euro che serviranno per la gestione delle spese federali e della gestione degli impianti.