Conti comunali: stralciati dal bilancio undici milioni di euro di residui attivi. In sostanza, l'amministrazione guidata dal sindaco Pasquale Mauri ha inteso rinunciare al recupero di crediti ritenuti ormai non più esigibili anche nel tentativo di avviare procedure tese ad una maggiore chiarezza contabile.
Un lavoro che ha riguardato il rendiconto del 2013 ma che potrà anche continuare al fine di rendere più veritiero il bilancio comunale. Infatti, ben undici milioni di euro di crediti vantati verso terzi non saranno più richiesti e incamerati da Palazzo di Città. Il cospicuo importo contempla tasse, tributi e sanzioni non riscossi nei tempi dovuti.
E' quanto deliberato dal Consiglio comunale su proposta dell'assessore al bilancio Giacomo Sorrentino. "Per quanto riguarda i residui attivi provenienti dal 2012 e dagli anni precedenti ne sono stati stralciati diversi per un importo pari ad undici milioni di euro.
Gli importi di maggiore rilievo si riferiscono ai fondi della 219/81 per erronea collocazione, tre milioni di Tarsu, 369mila euro per sanzioni riguardanti violazioni al Codice della strada e 309mila euro di fitti attivi di dubbia esigibilità.
Ancora 311mila euro di Ici, 287mila euro di Imu, 453mila euro di addizionale Irpef. Infine, 1milione480mila euro di trasferimenti statali in conto capitale per il progtto mens sana in corpore sano perchè sarà direttamente il Ministero ad erogare i fondi e a pagare chi ha eseguito i lavori", ha dichiarato l'assessore.
A pesare anche quanto accertato dalla Soget ma non ancora riscosso dal Comune. Anche in questo caso tecnicamente gli importi accertati rappresentano crediti che il Municipio dovrà incassare, sebbene gli stessi siano caratterizzati da un pesante contenzioso. Infatti, i cosiddetti grandi contribuenti hanno avviato numerosi ricorsi presso la Commissione tributaria. Solo al termine delle decisioni finali gli uffici comunali potranno avere contezza degli importi che realmente saranno incassati. Pippo Della Corte