Giornate di riflessione, poi bisognerà stringere i tempi e scegliere una strada. Il dialogo tra Giuseppe Giugliano e associazione Nocerini è continuato pur in assenza di vertice. Le telefonate ci sono state e tra domani ed il 4 dovrebbe esserci finalmente un incontro allargato a tutti gli altri soggetti che hanno mostrato interesse a ripartire.
L’evolversi della situazione titolo Angri d’Eccellenza (sulle carte federali Città di Agropoli) però ha provocato la reazione secca del vice presidente grigiorosso Aniello Cerchia: «Giugliano dice che il titolo è suo? Il titolo è di Angri, c’è un vincolo. O resta da noi oppure scompare. Mi batterò per questo, ne farò una questione di principio. Giugliano il calcio lo può fare nella sua Castellammare, senza bisogno di spostarsi ogni anno».
Un bell’ intrigo, considerata l’amicizia-fratellanza che da sempre lega le tifoserie di Nocera ed Angri. Ma quando si deve ripartire, certi percorsi possono diventare obbligati. La Nocerina nel 1988 ripartì come Nocera Superiore. L’anno dopo l’Angri ricominciò col titolo della Sarnese. Nelle ultimissime stagioni il calcio grigiorosso, nelle sue varie diramazioni, ha usufruito peraltro di una serie infinita di titoli tra Real Poseidon, Montecorvino, Real Nocera Superiore e Città di Agropoli.
Un titolo diverso da quello di Angri da mettere a disposizione di Nocera calcistica? In provincia di Salerno quelli di Eccellenza 2014-2015 sono contati e senza alcuna intenzione di lasciare (Scafatese, Faiano e Valdiano). Sempre che Enzo Pastore, presidente regionale alle prese ogni anno con situazioni del genere, non peschi un jolly dal mazzo di carte federali in grado di accontentare tutti, gli angresi che protestano ed i nocerini che sperano. Marco Mattiello