Disordine e faldoni accumulati lungo i corridoi e gli scantintati, addio. E', infatti, in corso di realizzazione l'archiviazione dei documenti comunali. Una procedura che dovrebbe sistemare l'enorme mole di carte prodotte dalla burocrazia municipale, mandando al macero pile di pratiche non più utili ai diversi uffici dell'Ente.
A curare il ritiro e lo smaltimento del materiale sarà l'azienda speciale Angri Eco Servizi. Si tratta di un intervento straordinario per il censimento e il riposizionamento della documentazione esistente negli uffici con lo scarto di tutto ciò che non deve essere conservato in maniera permanente. Sullo sfondo anche i numerosi trasferimenti dei diversi comparti a seguito del sima del 1980: sedi dislocate in più punti della città che hanno di fatto impedito una catalogazione di quanto prodotto.
Da alcuni anni, fatto salvo il comando della polizia locale, la sede unica è in Piazza Crocifisso. Da qui la possibilità di rimediare ad un ritardo accumulato nel corso di molto tempo. E' scritto nell'atto che "ci sono molti documenti oltre che negli uffici, nei corridoi, nei ballatoi delle scale e nello spiazzo interrato coperto che necessitano di una sistemazione".
L'adozione da parte di Palazzo di Città di un manuale di gestione del protocollo informatico dovrebbe, quindi, consentire "di definire con certezza il volume della documentazione e di conseguenza la definizione degli spazi da dedicare all'archivio di deposito e all'archivio storico", è ancora riportato. Solo in una fase successiva tutto potrà essere dematerializzato, così come previsto dal Codice dell'amministrazione digitale.
Per il buon esito dell'operazione previsto anche l'acquisto di scffalature, carrelli, cartelle archivio, guanti, mascherine, saponi, utensili, dotazioni di sicurezza. Individuati a tal fine anche dodici lavoratori: Fortunato Rosolia, Alfonso Foresta, Luigi Cagnazzi, Antonio D'Antuono, Antonio Mainardi, Angela Cavallaro, Anna Visone, Antonietta Russo, Vincenzo Ruggiero, Alfredo Cagnazzi, Giovanni Atorino, Aniello De Vivo. Pippo Della Corte