Dislocazione del distretto sanitario di Angri presso la struttura comunale di Fondo Rosa Rosa: realtà o chimera? Dopo un incontro tra il sindaco Pasquale Mauri e il direttore generale dell’Asl Salerno, Antonio Squillante, il nodo spinoso sembrava definitivamente sciolto,maa distanza di due mesi nulla sembra cambiato: pare che il Comune non abbia ancora dato seguito alla seconda deliberazione dell’Asl.
La dottoressa Grazia Gentile, responsabile del distretto di base 61, chiarisce che «in un primo momento l’Asl ha deliberato l’atto di comodato d’uso gratuito, a mio avviso il migliore e quello più coerente con la normativa, invece, il sindaco di Angri ha ritenuto opportuno chiedere il cambio del contratto. L’Asl, comunque, è andata incontro a questa esigenza amministrativa del sindaco Mauri, e così ha sostituito, con delibera, l’atto di comodato d’uso con l’atto di convenzione, che il sindaco di Angri ha ritenuto più vicino alle sue esigenze amministrative. L’atto è stato, quindi, nuovamente deliberato dall’Asl il 28 ottobre 2013 – continua Gentile – ed è stato trasferito al comune per la sottoscrizione. Siamo ancora in attesa che il sindaco ci dia un riscontro per poter far partire i lavori di adeguamento funzionale nella struttura di Fondo Rosa Rosa. Difatti il dottore Squillante ha deliberato la spesa di 250mila euro affinché i cittadini di Angri potessero finalmente godere dell’erogazione di servizi sanitari moderni in un vero e proprio polo d’eccellenza».
La dottoressa Gentile auspica che Mauri non faccia un passo indietro: «Ci aspettiamo che anche il sindaco voglia aderire a questo progetto, come hanno già fatto gli altri sindaci del distretto, perché siamo andati incontro alla sua preoccupazione amministrativa. L’Asl ha deliberato la formula con la quale si è sentito maggiormente tutelato, lo abbiamo ascoltato, siamo pronti giàdapiù diunmese».
Comunque anche se Mauri, alla fine, non firmerà l’atto, una buona notizia per i cittadini c’è: «L’Asl non è stata con le mani in mano – conclude Gentile – siamocomunque riusciti a scongiurare il rischio di una dislocazione del distretto: stiamo infatti trasferendo i servizi sanitari nella struttura di via Di Giacomo, mentre le attività amministrative saranno dislocate nella struttura di via Semetelle. La struttura di fondo Badia verrà completamente dismessa». Maria Paola Iovino