Incassi e pagamenti relativi alla gestione delle strutture sportive comunali: mancano i registri contabili. Esplode il caso in merito alla gestione economica degli impianti. A sollevare l’anomalia una verifica effettuata dal Collegio dei revisori dei conti. Un aspetto di non poco conto considerato che la gestione delle palestre e dei diversi campi di calcio risulta essere onerosa per le asfittiche casse comunali.
L’organo di controllo interno ha inviato il proprio verbale al sindaco Mauri, al presidente del consiglio comunale, al segretario generale, al presidente della commissione garanzia e controllo, ai dirigenti dei settori programmazione e risorse e promozione socio culturale.
È scritto nell’atto che «il collegio rileva lamancanzadei registri contabili riguardanti gli incassi e i pagamenti inerenti le attività di utilizzo degli impianti sportivi, nonché i documenti di supporto per gli stessi».
Poi, «pertanto non è possibile alcun riscontro contabile tra quanto dovrebbe risultare incassato dall’Uoc di competenza e quanto accreditato sul conto corrente postale e poi versato sul conto del tesoriere ».
Una brutta gatta da pelare, quindi, per il Municipio che di fatto non ha contezza di quanto incassato e quale società o gruppo sportivo ha pagato per l’utilizzo degli impianti.
Ovviamente, potrebbero essere sfuggite anche eventuali situazioni di morosità data l’assenza dei registri. Si tratterebbe cioè di un vuoto contabile in un comparto delicato e che dasempre è stato al centro del dibattito politico. Una situazione che se dovesse continuare potrebbe indurre l’organo collegiale a sollecitare un intervento della Corte dei Conti.
Un’azione tesa a far chiarezza in previsione dell’approvazione del bilancio. È riportato che «perdurando siffatta circostanza, il collegio si vedrà costretto a comunicare al competente Organo giurisdizionale contabile quanto dovuto». Un avviso all’amministrazione comunale che a quanto sembra non avrebbe provveduto a riorganizzare il settore.
Infatti, a seguito della verifica sono stati prodotti diversi documenti: i regolamenti per il funzionamento e per la gestione degli impianti, la determina relativa alle tariffe e i calendari per la stagione in corso. A mancare proprio i registri contabili. Carenze sarebbero state riscontrate anche per il periodo che va dal 2008 al 2010 mancando «le stampe dei capitoli dicompetenza riguardanti le risorse del caso». Da allora i problemi sembrano però non essere stati risolti. Pippo Della Corte