Il Comune dice addio alla gestione delle strutture sportive cittadine. Alla base della scelta, formalizzata attraverso una recente delibera, i costi eccessivi per il loro mantenimento e funzionamento. L’affidamento avverrà per la stagione in corso in maniera diretta senza l’emanazione di un bando pubblico. L’obiettivo è velocizzare la procedura.
Da qui anche la recente modifica in tal senso del regolamento comunale risalente al 2008.
Diversi gli impianti da affidare alle società sportive, tutte dilettantistiche e spesso amatoriali che dovranno quindi farsi carico di gravosi oneri. «Vista la relazione del responsabile dell’unità operativa “promozione socio culturale”, e per considerazioni di carattere economico, di carenza di personale, nonché per ottimizzare la fruibilità degli impianti, si delibera di concedere in gestione lo stadio comunale Novi, la palestra Da Vinci e la palestra Galvani», è scritto nell’atto amministrativo.
A pesare in particolare è la gestione dello stadio, il cui costo annuo ammonta a circa 100mila euro. Meno gravosa la spesa per le due palestre: circa 90mila euro annui.
È ancora riportato che «nel corso degli anni la gestione in economia delle varie strutture sportive è risultata particolarmente onerosa per le casse comunali».
Presto, quindi, la stessa sorte potrebbe toccare ad altri due impianti: la palestra del Primo Circolo in via Adriana e la palestra polifunzionale della media di via Stabia. Tempi più lunghi invece per altri impianti, ugualmente comunali, ma da lungo tempo non più utilizzabili: il campo di calcetto Cristoforo Colombo e il campo di calcio Cimitero Vecchio, per i quali già c'è stato un tentativo di affidamento non andato a buon fine. Pippo Della Corte