Il Principe Marcantonio Doria, intenzionato a costruirsi un parco di fronte al suo palazzo, nel 1796 acquistò sette terreni ed affidò all'architetto Pompeo Schiantarelli la realizzazione di un "giardino delle delizie" dove poter accogliere i suoi ospiti e rilassarsi. Diventato Villa Comunale nel 1908, ai giorni nostri dell'antico parco sono rimasti solo i secolari pini, i lecci e la collina artificiale che per tutti gli angresi è la “montagnella”.
Polmone verde al centro della città e luogo di ristoro, manifestazioni ed incontri pubblici, la villa presenta però alcuni punti critici evidenziati dai cittadini intervistati in merito. In primis essi stessi ammettono la mancanza di rispetto dei divieti, ben leggibili all’entrata dei giardini, di giocare a pallone, introdurre cani, utilizzare skateboard, pattini a rotelle e bici.
Poi la carenza di controlli, necessari quando la mancanza di educazione e senso civico imperano, rendono meno piacevole la passeggiata in villa. Si invocano più cura per il verde, dalle aiuole alle piante secolari ed il ripristino di servizi igienici adeguati. Interessante la proposta di alcuni giovani sulla valorizzazione storica della villa, prevedendo visite guidate connesse al castello Doria ed un giardino botanico che possa rendere lo spettacolo godibile. Un luogo pubblico è essenziale per la sopravvivenza del sistema democratico di una nazione perché raccoglie le idee ed i pensieri più differenti di coloro che vi si riuniscono.
Dunque il concetto di bene pubblico da una parte deve essere conosciuto e praticato dai cittadini, rispettando le norme alla base della convivenza con gli altri; dall’altra tale idea deve essere incentivata dai pubblici poteri con l’offerta e la cura di servizi adeguati (raccoglitori differenziati dei rifiuti e delle cicche di sigaretta, servizi igienici decenti) e con quei controlli finalizzati a contrastare gli atteggiamenti di inciviltà.
Dunque in merito alle problematiche ed alle idee per migliorare la vivibilità del polmone verde si è così espresso il signor S. D.: “La villa è tenuta abbastanza bene con gli operatori che lavorano per curarla anche se pur essendo ben evidenti alcuni divieti, i cittadini non li rispettano.” Il signor I. P. invece: “Per migliorare la situazione ci vorrebbero più controlli e per le nuove iniziative più soldi che oggi mancano a causa della crisi.”
Il signor Franco ha così commentato: “Ci troviamo nei giardini che appartenevano ai Principi Doria ed essendo storici ci vuole più rispetto per le piante secolari, le aiuole ed i prati; anche le fontane vanno recuperate e curate meglio. Purtroppo la gente non rispetta i divieti nonostante la presenza di un minimo di controllo rispetto agli anni precedenti. I bagni pubblici sono orrendi e ci vorrebbe più riguardo per la zona della montagnella. Nel complesso la villa è presentabile secondo me.”
Infine il commento dei due giovani Carolina e Tommaso: “Questo giardino potrebbe essere mantenuto meglio, rendendo il verde più vivo e non con le aiuole abbandonate. Solo all’entrata principale c’è uno spettacolo più decente, poi passeggiando verso la montagnella, la situazione peggiora. I divieti non vengono rispettati e poi ci vorrebbero degli investimenti finalizzati alla valorizzazione storica della villa come la previsione di visite guidate connesse al castello o la creazione di un giardino botanico.” Giuseppe Afeltra