Era il 7 maggio 2013 quando dagli scranni del consiglio comunale, una alterco tra il primo cittadino Pasquale Mauri e il suo principale antagonista Cosimo Ferraioli degenerò. Mauri tacciò Ferraioli di essere un “camorrista” alla presenza delle telecamere e sistematicamente verbalizzato- “Stai assumendo atteggiamenti da camorrista – tuonò Mauri -. Mi stai facendo paura” disse rivolgendosi a Ferraioli.
Invettive che vennero riprese anche dall’emittente convenzionata con il comune e dalle videocamere delle web tv locali per essere poi messo online dopo pochi giorni. A seguito di quello spiacevole e deplorevole episodio Ferraioli ha deciso di querelare il sindaco Mauri depositando negli uffici del tribunale di Nocera Inferiore le sue memorie”.
Ora che la querela sarebbe stata formalizzata, Ferraioli è pronto a continuare il suo braccio di ferro con Mauri anche nelle aule del Palazzo di Giustizia Nocerino. Quella sera Mauri lanciò pesanti accuse all’indirizzo di Ferraioli che lo incalzava politicamente: “
Approfitta che sono un bravo ragazzo”, disse, stizzito, in quella occasione aggiungendo che Ferraioli lo voleva, in qualche modo “fare paura”. Invettive, dirette al suo antagonista politico, che durarono pochi minuti al punto che Mauri invocò l’intervento del Prefetto per il “clima intimidatorio” che, secondo lui, si sarebbe creato durante quella seduta di consiglio comunale.
“Ho paura di stare qua dentro” aggiunse Mauri, che affermò anche di temere per la sua “incolumità fisica e psicologica”. Affermazioni che lasciarono perplessi anche i cittadini presenti in aula da quell’atteggiamento non proprio didascalico, a dire il vero inspiegabile, visto che Ferraioli in quella sede stava svolgendo il suo ruolo di oppositore e chiedeva soltanto chiarimenti sul punto in discussione in quel momento all’ordine del giorno.
Un clima sereno che ben presto lasciò lo spazio agli strali e alle invettive. La cronaca politica fece capolino lasciando il campo ad una nuova feroce polemica culminata con la querela istruita da Ferraioli e consegnata dallo stesso negli uffici giudiziari di Via Falcone. L’ennesima che sta contraddistinguendo questo sindacato, segno tangibile che la dialettica ha lasciato il posto all’invettiva, tipica anche di qualche consigliere comunale di maggioranza, pronto ad inveire via social network contro i dissenzienti del sistema Mauri. Quella prodotta da Ferraioli è soltanto l’ultima delle querele nei confronti di questa amministrazione comunale. LucianoVerdoliva